Dal 9 Aprile al 26 Settembre 2022
L’esposizione parte dalla pittura metafisica di Giorgio De Chirico datata intorno al 1915 per arrivare alla soglia degli anni Cinquanta con i dipinti di Max Ernst e Victor Brauner, in dialogo con la ricca collezione di opere surrealiste di Peggy Guggenheim, che sul finire degli anni Trenta era ritenuta una delle collezioniste più vivaci del Surrealismo, di cui organizzò le prime mostre della sua galleria Guggenheim Jeune a Londra.
L’alchimia, la metamorfosi, l’androgino, i tarocchi, la sostanza totemica, la dimensione dell’invisibile e quella cosmica, oltre alla concezione dell’artista come mago o visionario e della donna come essere magico, dea e strega, sono i temi sui quali si articola l’esposizione, allestita negli spazi adibiti alle mostre temporanee della Collezione.
Oltre a De Chirico, Ernst e Brauner, troviamo una ventina di artisti rappresentati da 60 opere provenienti da 40 tra musei e collezioni internazionali.Tra questi Dorothea Tanning, René Magritte, Salvador Dalì e Leonora Carrington. Per la prima volta dopo circa 80 anni, la mostra riunisce due capolavori di Max Ernst e Leonora Carrington, che hanno condiviso una relazione artistica e sentimentale del 1937 al 1940: La vestizione della sposa (1940) di Ernst e Il ritratto di Ernst (1939) della Carrington.
Naturale prosecuzione della mostra sono le opere surrealiste collezionate da Peggy Guggenheim ed esposte a Palazzo Venier dei Leoni, messe in dialogo ravvicinato con opere africane e oceaniche i cui significati spirituali e rituali tanto affascinarono i surrealisti.
Surrealismo e magia. La modernità incantata
dal 9 aprile al 26 settembre 2022
Collezione Peggy Guggenhem
Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro
apertura dalle 10.00 alle 18.00
chiuso il martedì